c'è la drammatica ricostruzione – forse la parte più intensa e disturbante del romanzo – dell'odissea delle ragazze reclutate con il miraggio di un lavoro e trasportate da una dimenticata ex repubblica sovietica fino alle nostre città, in un calvario di violenza fisica, psichica e sessuale che le trasforma in prostitute-schiave. Un romanzo che, proprio perché fa vivere certe situazioni al lettore anziché limitarsi a riferirle, riesce a essere più efficace di un libro di inchiesta e di denuncia.
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Un bel noir, con la giusta dose di intrigo e suspense
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...avvicinarsi ai romanzi di Sergio ha un qualcosa di rassicurante e inquietante allo stesso tempo
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Da Jujol Cultura e spettacolo, 25 giugno 2011
Ho letto le prime pagine di “Niente, tranne la pioggia”, il nuovo romanzo di Sergio Paoli e sono rimasto letteralmente folgorato. La sua è penna come poche ce ne sono nel nuovo panorama letterario italiano.
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Da Pegasus descending, 11 maggio 2011leggi tutta la recensione
Da Temperamente, 27 aprile 2011 “…le storie affascinano e le lamentele reggono, lo stile dell’autore si fa ora distensivo ora ritmico, il lettore segue dimenticandosi del giallo, senza riuscire a mettere i pezzi insieme. Effettivamente, nonostante incipit e trama facciano credere così (e non dimentichiamoci della copertina del libro, rigorosamente gialla), Niente, tranne la pioggia, va oltre l’essere un mero giallo.“
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Da Liberi di scrivere, 20 aprile 2011 “…questo il male che inquina la nostra quotidianità e guardarlo in faccia ogni tanto non può che essere un’ esperienza da fare prima che il nulla ci sommerga…”
“…da leggere per non stare fermi a guardare.“
